Arriva il momento in cui i tuoi sbocchi sono otturati, come con della cera. Sei seduta in camera tua e senti nel corpo un dolore pungente che stringe la gola e si consolida pericolosamente nei piccoli sacchi lacrimali dietro gli occhi. Una parola, un gesto, e tutto quel che tieni dentro- risentimenti imputriditi, gelosie in cancrena, desideri superflui inappagati – scoppierà in rabbiose lacrime impotenti, in singhiozzi imbarazzati e piagnistei senza un preciso destinatario. Non ci saranno braccia ad avvolgerti, nessuna voce ti dirà: «Su, su. Fatti un bel sonno e non pensarci».
Diari – Sylvia Plath
quali sono le ltre storie?? in che senso???
un bacio.
ciao..grazie per la tua visita, ma non ho capito il tuo post..—>la morte e la bellezza bel titolo per un libro che parla di…?–> a cosa ti riferisci? grazie