La stanchezza ha un potere strano su di me… il mio corpo sente più freddo, le mie spalle cercan carezze, le mie braccia baci… la mia testa non esiste, si annulla in balia delle mie fragilità…
…in balia di me stessa…
25 lunedì Ott 2004
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inLa stanchezza ha un potere strano su di me… il mio corpo sente più freddo, le mie spalle cercan carezze, le mie braccia baci… la mia testa non esiste, si annulla in balia delle mie fragilità…
…in balia di me stessa…
Vedi la differenza tra gioventù e maturità? Quando io sono stanca, ho voglia solo di andare a dormire.
ah la stanchezza…che alleata quando si vule che una donna si abbandoni:-))) ‘notteeeeeeeee smack
stamattina sono gia’ stanco, ma non cerco nulla, forse e’ meglio la tua……..
ti abbraccio dolcemente
baci e carezze che vuoi per te…
Sette in un colpo
C’era una volta un sarto, piccolo e furbissimo.
Lavorava tutto il giorno nella sua casetta senza tregua…
Una volta d’estate gli davano fastidio le mosche. Con una manata ne uccise sette in un colpo solo.
Felice, si mise a cantare e saltare:
sette in un colpo
sette in un colpo
credevo d’esser debole
invece io sono invincibile
tralalalalalà
per un caso, passava proprio in quel momento sotto la sua finestra il Primo ministro, assorto in cupi pensieri.
Infatti le campagne vicine alla città erano devastate da orrendi giganti che nessuno riusciva a sconfiggere.
Cavalieri e baroni, conti e duchi erano partiti innumerevoli per sconfiggere questa orrenda iattura, ma o erano morti o fuggiti o erano stati sfrittellati e divorati dai giganti come croccanti granchietti.
Chi siete, chiese il Ministro all’omino?
E quello ignaro, e felice rispose: sono Ammazzasette.
Se siete Ammazzasette allora dovete sconfiggere i giganti che tormentano le nostre terre.
Giganti? Chiese l’omino che non ne aveva mai sentito parlare…
Se tornate vincitore avrete il vostro peso in oro e la mano della Principessa Gaia. Altrimenti è meglio che non torniate.
L’omino si mise in viaggio e mogio mogio cammina cammina raggiunse un campo immenso dove sdraiati l’uno accanto all’altro dormivano ronfando orrendamente i dodici giganti, stanchi e ubriachi di sangue e distruzione.
Orrore, paura, sgomento.
L’omino furbo scelse il più grosso e si arrampicò sulla sua testa facendo piano piano.
Ma quando fu su su, sul naso, prese a fargli il solletico.
E dagli coi calci sul nasone, pizzichi e gli ficcava dentro aghi e spilli e forbiciate.
Il gigante si sveglia urlando e chiede chi è stato a fargli questo.
L’omino è nascosto tra i suoi capelli e i fratelli giganti russano.
Pensando a uno scherzo di quello che gli dormiva accanto il gigante usando un pino immenso che usava come bastone da passeggio, gli rompe la testa mentre dormiva.
Si addormenta di nuovo ma ecco che l’omino ricomincia, il Gigante si sveglia e rompe un’altra testa.
E così via finchè quello non li ha uccisi tutti.
E ora? Pensa l’omino… adesso arriva il difficile Ammazzasette mio…
Si fa coraggio e gli si mette in piedi proprio sulla fronte, braccia sui fianchi e aria minacciosa.
Poi o risveglia a calci e urlando: stupido gigantesco idiota, ero io a disturbarti e non ho paura di te…
Ah sì? dice il gigante, resta lì che ti faccio vedere io e si mena un colpo tremendo verso la fronte.
L’omino rotola giù e lui si colpisce la testa uccidendosi all’istante.
L’Ammazzasette tornò vincitore, ebbe onori oro e la mano della Principessa, e tutti vissero felici e contenti, tranne ovviamente i giganti e la Principessa che sognava un principe alto biondo e con gli occhi azzurri.
Ma poiché l’omino era astuto e buono, egli riuscì a farla felice lo stesso e le regalò un bellissimo cavallo bianco e persino la luna tutta per lei, ma questa è un’altra storia…
ogni riferimento a fatti ed accadimenti politici è puramente casuale
…grazie…
Questa più che stanchezza mi sembra depressione… e credimi io ne so qualcosa visto che ne sono appena-appena uscito!!!
Spero tu ti riprenda presto. Credimi la vita è troppo bella per sprecarla così. A volte capita, lo so, ma bisogna avere il coraggio di rialzarsi ricominciare a vivere!!!
Good Luck!!!
🙂
non parlarmi di stanchezzaaaaaaaaaa
sai…quando l’amore viene preteso njon c’è verso che questo poi vanga restituito….
chiunque sia stata a “seviziarti” l’anima in quel momento pretendendo che tu fossi in distonia con te stessa
ha determinato inevitabilmente la fine del rapporto….spesso non si è consapevoli dell’inizio della fine..
fino a quando quel freddo, quella stanchezza, quel senso di oppressione che avverti dentro e che ti rendono tesa come una corda di violino trovano per caso una lama tagliente sulla loro strada, un rasoio o perfino una spina…una piccola ed innocente spina che riesce a tagliare quel lagame ormai consunto..
poi sopraggiunge l’inverno interiore..
lo strodimento..il momento dei perchè..fino a quando sempre per caso un’altra spina ti sfiora le dita facendo fuoriusciere il tuo sangue che tu scopri ancora caldo e vivo..
Torni così a vedere la luce del sole
e quella spina che ti ha sfiorato potrebbe perfino essere il tuo nuovo
motivo per godere e sentire appieno la vita.
ciao.
:))
*saganne
quante cose hai visto in queste poche righe… purtroppo è passato talmente tanto tempo che non ricordo più il contensto…
un bacio