Non ci sono pensieri lucidi e precisi dentro di me questa sera.

La musica di Nick Drake si alterna al mio sentire e non riesco a non ascoltarlo. Mi fa bene. Come sempre. Mi nutre. Nutre il mio animo, la parte più triste che abita in me.

Mi culla e mi placa.

Come sempre in lotta con l’accettazione di me, del mio corpo, del mio pensare, del mio sentire.

Una lotta stancante e devastante.

Un corpo che ingrassa. Un pensare che non stimo, un sentire che mi rende fragile.

In questa giornata ho sentito che io volevo solo trasparenza.

Volevo solo un piccolo percorso di incontro.

Non chiedevo molto.

Mi sarebbe piaciuta un po’ di chiarezza, un po’ di apertura nei miei confronti.

Un po’ di fiducia.

Mi sarebbe piaciuto che qualcuno non avesse continuato a tirami su muri e contare quello che io do e quello che non do.

Mi sarebbe piaciuto che questa persona avesse voluto farsi vivere da me e vivere me.

Non gli avrei chiesto altro.

Solo abbracci e dolcezza.

Un inizio di dolcezza c’è stata, poi solo durezza e sarcasmo.

Io non credo di meritarmi tanta durezza.

Io non la voglio.

Io voglio star bene.

Voglio esser serena.

Voglio qualcuno che gli piaccia vedermi sorridere.

Qualcuno mi accarezzi la testa.

Qualcuno che mi stringa seduti sul divano.

Qualcuno che voglia farsi scaldare le mani dalle mie fredde dita.

Qualcuno che mi voglia seduta accanto a lui in macchina.

Qualcuno che mi guardi con un sorriso mentre guida.

E invece per me solo un centellinare.

Non credo di meritami durezza.

No, non lo credo. Non ho fatto niente per esser trattata cosi.

Non voglio un uomo che mi “tratta” cosi.

No.

Chiudo questo mio arido piccolo cuore.

Lo chiudo.