XV.
Sudata ed esausta, Nina li osservava. Osserva quegli intrecci di corpi nudi, dei quali, fino a poco prima, anche lei ne era stata parte.
Si era lasciata in balia di due uomini ai quali aveva permesso di farle tutto quello che desideravano. Nina non aveva alcuna inibizione, amava il sesso, amava esser presa, amava eccitare e soprattutto esser eccitata.
Con due uomini era stata la sua prima volta, visto anche, che non era nemmeno mai stata una sua grande fantasia. Non amava molto fare sesso con più persone, anzi quasi per nulla. Le piaceva dedicarsi a un unico amante e sentirsi al centro delle sue attenzioni, completamente, senza distrazioni di sorta. Non per questo si era mai tirata indietro a occasioni a tre, dove, salvo la volta con Clara, era sempre stata lei il centro di voglie altrui. La donna desiderata da entrambi; colei da possedere e far godere. Spesso, uomini che per non rinunciare a lei avevano coinvolto la loro compagna e, non meno spesso, donne che la volevano, desideravano e bramavano.
Nina bruciava. Era giovane Nina, ma la sua solitudine, il suo esser randagia in amore le aveva dato la possibilità di conoscere tutto ciò che più desiderava. Adesso, allungata sul quel letto sfatto, si stiracchiò come un gatto e appoggiò il suo sguardo sui quei corpi ansimanti. Due uomini, per la prima volta, nel suo letto. La casa era vuota e, Nina, si era chiesta se quella mattina qualcuno, passando da sotto le sue finestre, avesse sentito i gemiti e le urla di piacere che avevano accompagnato il primo risveglio di Luca.
Nina era uscita molto presto; aveva dato appuntamento a Mohammed, al bar sotto casa, la sera prima, mentre Luca stava dormendo nel suo letto. Lo aveva, di nuovo, eccitato al telefono. Nina sapeva di aver un ascendente su quel ragazzo di origini mussulmane ma nato e cresciuto in Italia. Lo aveva avuto spesso tra le gambe e ancora più spesso era stata, lei, tra le sue. Aveva conosciuto le vibrazioni di lui e compreso quanto lei ne fosse artefice. Sapeva che non era mai sazio ed eccitarlo al telefono, la sera prima, senza soddisfarlo, lo avrebbe reso, il giorno dopo, pazzo di voglia e in balia di lei.
Mohammed si era fatto trovare al solito posto, seduto con il suo caffè amaro e il giornale appena uscito pronto per lei. Nina si era fatta attendere, non per far la preziosa, ma perché non le era riuscito facile svegliarsi dopo la notte passata con Luca. Senza un filo di trucco aveva indossato i jeans e una maglietta di seta e si era catapultata al bar di corsa. Sapeva di aver poco tempo per convincere Mohammend, prima che Luca si svegliasse. Entrando nel bar, lui, si era accorto subito che Nina aveva in mente qualcosa. Aveva lo sguardo fibrillante nonostante il passo lento e lungo che la contraddistingueva. Nina ordinò il suo caffè in tazza grande e poi gli si avvicinò. Mohammend sentì subito che Nina aveva addosso, sulla pelle, l’odore di sesso e che sotto la maglietta non aveva niente. Il sangue lo attraversò, si sentì quasi mancare; Nina gli sussurrò che non avevano molto tempo, perché, oggi, era il compleanno di un suo amico e aveva bisogno di lui per fargli una sorpresa speciale. Nina conosceva bene Mohammend e, spesso, con lui aveva condiviso, nell’intimità, l’esplicitazione delle loro fantasie più forti, e adesso si sentiva sicura, e quasi certa, che non si sarebbe tirato indietro. Si alzò in piedi, andò a pagare e fuori dal bar gli prese una mano e gli fece sentire che sotto i jeans lei non aveva niente. Mohammed le dette del demonio, lei sorrise e, tenendo la mano di lui nei suoi pantaloni, gli confidò il suo desiderio: fare sesso nel suo letto mentre il festeggiato li guardava. In realtà non era questo che desiderava. Desiderava vedere Luca con un uomo. Non aveva paura Nina, non conosceva la gelosia, sapeva che se le cose dovevan succedere sarebbero successe comunque e se quel suo gioco si fosse rivoltato contro di lei, beh, si sarebbe leccata le ferite e niente più.
Mohammed rimase interdetto dalla richiesta di lei, ma il suo odore, quelle labbra, quel corpo ancora caldo tra le sue mani lo possedevano e accettò senza opporre resistenza.
Nina li guardava soddisfatta, li trovava bellissimi; lì, così presi da loro e dimentichi di lei. Il regalo per Luca era stata una bella sorpresa per tutti. Per lei che aveva voluto sentirsi di due dei suoi uomini, per Mohammend che si era fatto prendere indecentemente da Luca e per Luca che mai si sarebbe aspettato tanto da Nina.
Si stiracchiò, per la seconda volta, si fermò i capelli sulla testa e si diresse sotto la doccia, lasciandoli soli.
Preparò il caffè, si vestì e con un paio di grandi occhiali scuri, a coprire gli occhiaie, si diresse con un libro al parco, in attesa di esser baciata dal sole.
(continua…)

Si era lasciata in balia di due uomini ai quali aveva permesso di farle tutto quello che desideravano. Nina non aveva alcuna inibizione, amava il sesso, amava esser presa, amava eccitare e soprattutto esser eccitata.
Con due uomini era stata la sua prima volta, visto anche, che non era nemmeno mai stata una sua grande fantasia. Non amava molto fare sesso con più persone, anzi quasi per nulla. Le piaceva dedicarsi a un unico amante e sentirsi al centro delle sue attenzioni, completamente, senza distrazioni di sorta. Non per questo si era mai tirata indietro a occasioni a tre, dove, salvo la volta con Clara, era sempre stata lei il centro di voglie altrui. La donna desiderata da entrambi; colei da possedere e far godere. Spesso, uomini che per non rinunciare a lei avevano coinvolto la loro compagna e, non meno spesso, donne che la volevano, desideravano e bramavano.
Nina bruciava. Era giovane Nina, ma la sua solitudine, il suo esser randagia in amore le aveva dato la possibilità di conoscere tutto ciò che più desiderava. Adesso, allungata sul quel letto sfatto, si stiracchiò come un gatto e appoggiò il suo sguardo sui quei corpi ansimanti. Due uomini, per la prima volta, nel suo letto. La casa era vuota e, Nina, si era chiesta se quella mattina qualcuno, passando da sotto le sue finestre, avesse sentito i gemiti e le urla di piacere che avevano accompagnato il primo risveglio di Luca.
Nina era uscita molto presto; aveva dato appuntamento a Mohammed, al bar sotto casa, la sera prima, mentre Luca stava dormendo nel suo letto. Lo aveva, di nuovo, eccitato al telefono. Nina sapeva di aver un ascendente su quel ragazzo di origini mussulmane ma nato e cresciuto in Italia. Lo aveva avuto spesso tra le gambe e ancora più spesso era stata, lei, tra le sue. Aveva conosciuto le vibrazioni di lui e compreso quanto lei ne fosse artefice. Sapeva che non era mai sazio ed eccitarlo al telefono, la sera prima, senza soddisfarlo, lo avrebbe reso, il giorno dopo, pazzo di voglia e in balia di lei.
Mohammed si era fatto trovare al solito posto, seduto con il suo caffè amaro e il giornale appena uscito pronto per lei. Nina si era fatta attendere, non per far la preziosa, ma perché non le era riuscito facile svegliarsi dopo la notte passata con Luca. Senza un filo di trucco aveva indossato i jeans e una maglietta di seta e si era catapultata al bar di corsa. Sapeva di aver poco tempo per convincere Mohammend, prima che Luca si svegliasse. Entrando nel bar, lui, si era accorto subito che Nina aveva in mente qualcosa. Aveva lo sguardo fibrillante nonostante il passo lento e lungo che la contraddistingueva. Nina ordinò il suo caffè in tazza grande e poi gli si avvicinò. Mohammend sentì subito che Nina aveva addosso, sulla pelle, l’odore di sesso e che sotto la maglietta non aveva niente. Il sangue lo attraversò, si sentì quasi mancare; Nina gli sussurrò che non avevano molto tempo, perché, oggi, era il compleanno di un suo amico e aveva bisogno di lui per fargli una sorpresa speciale. Nina conosceva bene Mohammend e, spesso, con lui aveva condiviso, nell’intimità, l’esplicitazione delle loro fantasie più forti, e adesso si sentiva sicura, e quasi certa, che non si sarebbe tirato indietro. Si alzò in piedi, andò a pagare e fuori dal bar gli prese una mano e gli fece sentire che sotto i jeans lei non aveva niente. Mohammed le dette del demonio, lei sorrise e, tenendo la mano di lui nei suoi pantaloni, gli confidò il suo desiderio: fare sesso nel suo letto mentre il festeggiato li guardava. In realtà non era questo che desiderava. Desiderava vedere Luca con un uomo. Non aveva paura Nina, non conosceva la gelosia, sapeva che se le cose dovevan succedere sarebbero successe comunque e se quel suo gioco si fosse rivoltato contro di lei, beh, si sarebbe leccata le ferite e niente più.
Mohammed rimase interdetto dalla richiesta di lei, ma il suo odore, quelle labbra, quel corpo ancora caldo tra le sue mani lo possedevano e accettò senza opporre resistenza.
Nina li guardava soddisfatta, li trovava bellissimi; lì, così presi da loro e dimentichi di lei. Il regalo per Luca era stata una bella sorpresa per tutti. Per lei che aveva voluto sentirsi di due dei suoi uomini, per Mohammend che si era fatto prendere indecentemente da Luca e per Luca che mai si sarebbe aspettato tanto da Nina.
Si stiracchiò, per la seconda volta, si fermò i capelli sulla testa e si diresse sotto la doccia, lasciandoli soli.
Preparò il caffè, si vestì e con un paio di grandi occhiali scuri, a coprire gli occhiaie, si diresse con un libro al parco, in attesa di esser baciata dal sole.
(continua…)
Ecco appunto…meravigliosa!
esagerato ^^
La sostanza c’è, eccome… e l’effetto assicurato.
Insomma: la classe non è acqua.
Per renderli davvero splendidi ti manca forse un lavoro (nemmeno molto) di rifinitura.
Have a nice week end 🙂
carlo, mi ci vorrebbe un editor ^^
grassie 🙂
Zoi… io che ho? niente!
Il mio “sob… niente oki” era rivolto alla tua precedente risposta, come dire “mannaggia però…”
:***
Gigio, son pure de’ coccio ^^
Passerà, dai… altrimenti non lo so…
ti bacio
grazie ciccina:*
rinascerò
nina
rinascerai?
PiccolaLoly
grazie =)
bellissima foto.. davvero azzeccata.
1 e 90, si. sono nano a confronto, ma non importa non soffro di questi complessi…
cmq, non proverò a farti concorrenza
😉
Clown, mi piace tantissimo pure a me =))
certo conuna stanga di 1 e 90 non ci vuol molto a esser nano, eh
concorrenza in cosa?
“Nina”… ora noto l’assonanza del nome con Anais Nin… E’ voluta, casuale,lapsus fr, o riflesso incondiozionato?
ma55
non saprei … io non ci ho mai pensato… Nina è semplicemente un nome che amo molto
Forse è un “riflesso” tuo? 😉
concorrenza… nessuna.
sono ipersonaggi di un aracconto che ho in mente…
ma non ho il tempo…
purtroppo!
tu clown butta giù l’idea, su word e poi chissà… magari vien fuori da sè piano piano buttando giù ogni tanto 🙂
sono tornata
un abbraccio grande
🙂
bacibà
Grande Nina, Zoetalento 😀
franci
bentornta !
un abbraccio grande
anne te sfotti ;P
🙂
No! Mi è piaciuto moltissimo il “regalo” che lei ha fatto…non leggo ciò che non mi piace, Zoetalento
Anne, finiscila!! ^^
si, anche a me è piaciuto, o meglio diciamo che mi piace questa donna che sa rischiare e nn ha paura.
[tu m fai troppi complimenti ;P]
🙂
Forse è un “riflesso” tuo? 😉
… non te li sto a raccontare riflessi che ho in questo posto! ;D
ma55
riflessi indecenti? 😉
Magari fosse un riflesso mio, la Nin mi piace molto, ne sarei onorata non sai quanto…
Vorrei essere come il sole e baciare Nina!!!!
Chiedo troppo????
Abbraccio quasi domenicale!!
Sorrido!
Ma il sole è il sole 😉
Ora et labora.
Ora= prega.
et= e.
labora= lavora.
A.
baciooooooooooooooooooooooooooooooooooo
hai voglia di giocare con me?
è semplice.. basta leggere le regole del gioco nella colonna a sinistra..
ti aspetto!!
C’è sempre un’attesa….e un sole da sentire sulla pelle…e un bacio…discreto…quasi una carezza…che dice…”sii felice…ora..qui…in questo momento”…
Ciauz!!!
*achillepetulante, va be’ che son ignorante, ma ci arrivavo da sola ;P
ma perchè dovrei lavorare e pregare?…
*coloro, Francifra 🙂
no, ho guardato un po’ ma se c’è una cosa che non so fare è associare un solo colore a una sola persona 🙂
yllo
si, si! Prorpio così! Ora e in questo momento!
Perbacco, se Nina si mette in testa una cosa è quella… diabolica alquanto…
complimenti per i racconti sono molto carini.
Si, Todo, percepisco così Nina, come un personaggio che sa come riuscir a ottenere le cose che desidera, per ora…
visual, grazie a te della visita
Scusa, ma la domanda: “E ora?” l’hai fatta tu. Io ti ho risposto. Poi tu mi hai richiesto: “Prega?”. Ed io ti ho risposto nuovamente. Non è che si possa sempre parlare per monosillabi. Il rischio, infatti, è di arrivare a non capirsi.
A.
Che per ora sa o che per ora riesce?
Vista l’età, al limite la prima ipotesi è in dubbio, sulla seconda credo che difficilmente qualcosa potrebbe mutar (ma mi sa che lo faresti, uhm…)
…tornata 😉 un bacio settembrino. Manuela
Achille, hai ragione, la sintesi non è spesso un’ottima amica della comunicazione e alla fine ci siamo persi 🙂
Todo
farei cosa?… mi son persa mi sa…
intendevo, io, che per ora Nina ottiene ciò che desidera, am non è detto che sia sempre così, o forse anche si 😉
:***
non riuscirei a essere forte come Nina
sapere che potrei sanguinare
e dire “beh… al massimo mi leccherò le ferite”
forse… sono troppo egocentrica
mi rende felice essre al centro IO di ogni attenzione, da parte di tutti
non sopporterei qualcuno mi fregasse la parte
soprattutto…
con una persona a cui tengo
anche
fosse solo un amico…
con cui condivido certe sensazioni…
gli chiederei di non parlarmi delle eventuali altre
figurati
se vado a regalargli una notte di sesso con un uomo!
ma che se la faccia;-)
lontana da me… però
LilariAccentratrice
La mia prima volta è stata in 3…
Gigio
gerger
:***
LilariAccentratrice 😉
mi hai fatto ridere!
Cmq capisco cosa intendi. Anch’io credo che non sarei capace di far un regalo di questo tipo, ma non mi conosco molto perchè non ho avuto modo di sperimentarmi. L’unica volta che mi sono sentita “tradita” non è stato per il tradimento fisico in sè, ma per il celarmi le cose, le bugie e le menzogne. “Purtroppo” ne sono stata messa al corrente quando la frequentazione con l’altra era già terminata, quindi resto ancora “ignorante” rispetto al mio modo di reagire di fronte alla condivisione 😉
Ti posso dire però, che in amicizia io sono molto gelosa ed egocentrica e ho capito che questo sentire svanisce, quando capisci che nessuno ti toglie una parte, perchè ognuno di noi è insostituibile per l’altro e che non sono gli altri che ti tolgono la parte ma te stessa o l’altro in questione.
Solo che è difficile placare quella paura dentro, ma quando succede, almeno per me, è bellissimo.
Loboto
accidenti, sei partito subito alla grande 🙂
Questo letto tutto d’un fiato…
Per un attimo abbiamo pensato che si sarebbe realizzato quel delirio di sensi a cui prima o poi arriveremo…
E invece, ecco il finale omosex maschile. Altro mondo quello, siamo lontani.
grazie zoe
🙂
Ho bisogno URGENTE di un consiglio, appena hai tempo per leggere il mio post, vieni a dirmi COSA FARESTI tu al mio posto, ti prego!
Carissima, mi permetto di sottolineare il tuo passaggio da me con un SI!! Nel senso che mi piace molto di più quando “distrai” la mente su altri personaggi e storie…
Un salutone!!!!!
innamorato, moi???
lo sono perennemente….
baci
r.
Al parco… quando si dice, godersi veramente il libro con una lettura penetrante… ;))
L’indirizzo di Nina… non è che per caso ce l’hai a portata di mano? No eh? Lo sapevo…
Un bacione… altro che ardore qui… sto avvampando… :)))
Flavio
Sì che ti sei persa, ed era il mio obiettivo 😀
Però sei crudele, se le metti i bastoni tra le ruote 😛
e io lascio un abbraccio a questa scrittrice!
sono d’accordo manara è grande…bel blog complimenti e grazie per la visita…
c’è ancora qualche imprecisione nella psicologia dei personaggi maschili. un pò troppo forzato, ma piacerà molto al pubblico femminile (e femminista).
spesso troppe virgole e periodi spezzettati dagli incisi prodotti da queste.
la sospensione è utile se crea attesa o incide sul periodo scritto/letto o da scrivere/da leggere.
altrimenti risulta pesante e disturba la lettura.
il lavoro di rifinitura da fare c’è, e molto.
Decisamente erotico… perdonami tuttavia se ti dico che il contenuto non mi piace. Le ragazze nei tuoi racconti sono sempre caratterialmente un po’ troppo forti, a mio avviso, forse dovresti giocare un po’ di più anche sulle insicurezze femminili e non insistere sulla fragilità maschile un po’ esagerata. Daltronde i gusti son gusti, e dal numero di commenti direi che il tuo lavoro sta dando i suoi frutti.
Ciao
Zoe io non voglio commentare le tue doti, la punteggiatura…voglio leggerti come si legge un’opera d’arte…di quelle che ti sconvolgono dentro a modo loro ogni giorno…
Un abbraccio
Racconto amabile… 🙂
Da un po’ ho cominciato a leggerti, beh è molto bello ed è tanto, credo continuerò a farlo, mi arriva una forte sintonia tra parole ed emozioni. Ciao
Sempre possibile scambiarci le serie…
anche io… ho qualcosa da farti leggere.
Un bacione zoe, sempre più bella questa storia!
Aleks
zoe zozzona! 😉
AWomanAMan, mi onora saper che lo hai letto d’un fiato 🙂
si, forse è vero, il rapporto a tre con Nina poteva esser la conclusione più ovvia 🙂
Ma grazie di cosa? ^^
Lucy, passerò al più presto ma non amo dare consigli 🙂
stazionetermini,”distrai” la mente su altri personaggi e storie… “? mica ho capito sai? 🙂
r.
è bellissimo allora 🙂
bacione
Flavio
battutaccia ^^
Aspe’ lo cerco e te lo faccio avere ;P
seee ti è venuto caldo!!!…
baci
Todo,
marrano ;P
dici che non devo metterle un po’ i bastoni tra le ruote?…
Insomma, almeno un pochino…
charm
che bello ritrovarti! :***
ti sbaciucchio
kqfwfq
grazie per i complimenti, ma ti ricordi, vero che non è la prima volta che passi da me? ^^
LiquidDream,
certo che le psicologie sono imprecise, questo non è un romanzo ma un gioco con un’altra persona, dove l’intento è quello di riuscire da parte mia ad”assolvere” la “sfida” da lui propostami 😉
Bellissima pagina, complimenti.
Un bacio, Gian Franco.
DirtyHarry70,
certo che c’è da fare un lavoro di rifinitura, questo è unpezzo preso, buttato giù, letto una volta e postato direttamente.
Cmq sentirò il mio editor per la punteggiatura
(rido)
e materiale tuo?…notevole devo dire, forte ed intenso…certo trovarsi al posto di mohammend o luca non è il massimo per la mia fantasia!…non pensavo che una donna si potesse eccitare alla vista di due uomini che fanno sesso..c’è sempre da imparare 🙂
Luigi
si, lo so sia Nina che Chiara appaion così…. non so, forse è momento dove io cerco di esorcizzare fragilità mie, o forse mi sono semplicemente uscite così, niente di premeditato, solo “casualità”, nel senso che io scrivevo e loro si modellavano riga dopo riga. Lo stesso i personaggi maschili, non so’ forse anche lì c’è quello che mi piacerebbe trovare in un uomo.. o chissà…
Grazie per i tuoi commenti, son sempre stimolanti
ragazzo
accidenti che commento… legger me come un’opera d’arte? sto muta e senza parole ^^
Grazie
zud
resto sempre colpita da chi mi legge per un po’ e poi si palesa 🙂 mi fa strano, sai? E resto colpita anche, però, tanto dal tuo dirmi che è bello quello che scrivo e che c’è forte sintonia tra parole ed emozioni lascia me senza parole…
Grazie
Aleks
ma non ti basta sorbirti i miei racconti qui su splinder?! 😉
bacione a te
BLOGgatoMENTAle
ma che mi dici mai???
(Rido)
kqfwfq
si si, sono cose scritte da me quelle che metto qua, salvo ovviamente i casi in cui metto parole altrui, ma in quel caso lo dico sempre smepre 🙂
Si, so che alcune donne (amiche mie ^^) si eccitano “vedendo” due uomini insieme, ma non è questo il caso. Qui lei non si vuole eccitare guardando loro, ma vuole creare la situazione per fare un regalo a Luca, personaggio qui nato come bisex.
riesci a dire cose eccitanti con dolcezza raramente ascoltata.
Abbraccio passeggero a te e ai tuoi personaggi!!!!
IceKent
grazie! Non so che dire ^^
Oidualc
un abbraccio a te dai miei personaggi 😉
è nel nuovo album ovunque proteggi…la canzone è in intitolata al colosseo-il rosario dell carne….la parte che ho copiato è la seconda….ciao
Non ho quell’album 😉
Rieccomi. si si meravigliosa 🙂
Zoi ti bacio ***
..racconto eccitante…beh fino ad un certo punto poi…avrei preferito due donne 🙂
beh un salutino…zoe