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… e poi si scolla
con il caldo
l’afa

Un portalettere
di vetro
blu
azzurro

Un portalettere
amato

Un dono
ormai dimenticato
ma ugualmente prezioso

Raccoglie
racchiude
protegge
custodisce

Cose
parole
foto

Le avevo dimenticate
come a lui affidate

Lì sulla mia libreria
lo sfioravo
ogni giorno

Con le mani o
con gli occhi

Ogni giorno

Pieno
zeppo
denso
di sé, di me

Il troppo caldo
lo ha scollato

Riverso su di sé
ho raccolto
pezzi di me

Piccoli acquarelli
di morbidi azzurri e
sfumati viola

Segnalibri

biglietti d’auguri
di amiche perse per strada e
amiche strette al cuore

Ricordi di Maddalena Sisto
Parmigianino, Toulouse – Lautrec
il Che, Burne Jones
Louise Brooke, Greta Garbo
Gwen John, Modotti

Lettere di lutto

Lutto?

lutto
lutto
lutto

[Che orribile, insignificante parola. Vuota di significato, di emozioni e così densa di dolore indescrivibile, indimenticabile]


Parola che risuona a vuoto
mentre calligrafie diverse
danzano
sotto i miei occhi
tra le mie dita tremanti

Ritrovo, inaspettata,
un passato felice
con me e lui
inconsapevoli
della crudeltà
della spietatezza,
che troppo giovani ci aspettava

Un futuro senza ripensamenti
su quale incarnava
come nessuno mai
la voglia di vivere

di vita

Una foto
un cielo grigio parigino
due visi sorridenti
spaesati
scarpe enormi
sciarpe
giacconi
pioggia
e due visi

… due visi
che non riesco a smetter di guardare
di penetrare

con il cuore gonfio
straripante
traboccante

Li guardo
lo guardo
mi guardo

ma cosa cerco?
Cosa cerco in quella foto?
non lo comprendo

come spesso non comprendo me

La guardo
ipnotizzata

fa male
c’è troppo dolore
ancora

Strazia

Still Life by ^Kaotika