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Qualcosa mi prende
mi stringe lo stomaco
e commuove

sono fatta così
nè più sensibile
né altro

Così
semplicemente

Come tanti
Come tutti
Come molti
Come nessuno

Mi faccio accarezzare
delle volte

Dal vento

Mi entra dentro
leggero

o improvviso

mi culla
o mi devasta

lo raccolgo
e stringo

A me

Mi recepisco strana
incongruente
contraddittoria

Come onde indecise
su rivoli di cielo
dipinti

Indecifrabile me
banale me

M’irradio
per un no nulla
e fibrillo
per un gesto
un sorriso
un libro
una speranza

Di fragilità
sono attraversata
disegnata
e percorsa

ma è così
che sono

semplicemente
banalmente me

che di silenzi
parlo
e di parole
taccio

che di timidezza
mi percorro
e spavalderia
mi nascondo

che di momenti bui
vivo
e di luce
sopravvivo

che di lacrime
mi confido
e di risate
fibrillo

che di…
e di…