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ANNEHECHE Chiedo scusa a Caris Wooler, ma intendo condurre personalmente questa intervista. Il motivo è presto detto. Quando aprii il mio blog (non questo, quello "ufficiale"), mi sentivo un po’ sperduta. Credo che succeda a tutti. Scrivevo dei post erotico-ironici e nel frattempo cercavo di orientarmi. Un giorno capitai da te. E fu la luce! Innanzi tutto, rimasi sgomenta guardando il contatore delle tue visite (sebbene alcuni pensino il contrario, io credo che i numeri abbiano sempre un significato); in secondo luogo, rimasi affascinata dalla tua personalità magnetica, dal tuo carisma: ecco avevo trovato la Signora di Splinder, e diventasti il mio modello, il mio idolo. In genere non ricambio quasi mai le richieste di amicizia che non siano più che motivate (è sufficiente dare un’occhiata al mio profilo per verificarlo): a te, invece, mandai almeno cinque "inviti", e quando finalmente trovai una tua risposta ne fui estremamente felice. Questa premessa era necessaria per dire che sono molto emozionata. Ho l’onore di intervistare la grande Zoe, che in passato ha sempre rifiutato di "concedersi alla stampa". Perciò ti ringrazio di cuore e passo subito alle domande. Come si diventa l’icona di Splinder, e cosa hai pensato quando ti sei resa conto di essere una blogstar?

ZOESTYLE prima di tutto ti svelo un segreto 😉 zoestyle non mi è mai ma mai piaciuto, quindi se non ti spiace lo correggo subito 😉
Sai che mi trovo leggermente in difficoltà in questo momento, nel risponderti, perché le tue parole mi hanno emozionata tantissimo? Davvero, eh! non dico per dire, ho proprio i brividini sulle braccia e il buco allo stomaco ^^ perché sono rimasta senza parole nel leggere tutte le cose che hai scritto e che so di non possedere, ma che però è bello lo stesso sentirsele dire soprattutto da te. … non lo immaginavo assolutamente. Sei matta tu 🙂
Ora verrebbe a me da farti le domande. Ma come hai mai potuto farti sfiorare dall’idea di prendere me come modello? di vedermi come una blogstar? e di vedere una personalità magnetica e carismatica?
Accidenti, ma tu ti ricordi il numero delle richieste d’amicizia che mi mandasti??! Sei incredibile!- eh, si, effettivamente, sono un tantino selettiva in questo… e non a caso ogni tot riguardo chi ho in lista e modifico in base agli attuali rapporti…[ora che mi ci fai pensare è il caso che la sfoltisca ancora]. Questo perché ho un rapporto un po’ rigido e contraddittorio – purtroppo- con il mio blog. Forse perché è nato in un momento difficile della mia vita e mi ha “salvato” –insieme alla lettura- che lo vivo in questo modo…
Mi sono dilungata e persa, allora la tua domanda era: Come si diventa l’icona di Splinder, e cosa hai pensato quando ti sei resa conto di essere una blogstar?
Non ne ho idea, anzi se scopri come si fa son curiosa pure io di saperlo. Ti posso dire quello che faccio io, che poi è quello che facciamo più o meno tutti, coltiviamo le persone che ci piacciono e, quando avevo più tempo per me, cercavo di leggere i blog altrui e commentare indipendentemente dal loro passaggio da me.

ANNEHECHE Un tempo scrivevi racconti, che io apprezzavo molto, ora ti dedichi quasi esclusivamente alla poesia (genere che personalmente prediligo meno, anche se le tue sono molto belle). Qual è stato il motivo che ti ha spinta a questo cambiamento? E’ stata una scelta ragionata o è nata dall’istinto?

ZOE istinto. Ma davvero li apprezzavi tanto? Ma proprio tu apprezzavi quei cosetti là?
A me sembravano noiosi… però mi sono un po’ rimasti dentro, vai sapere che non mi torna la voglia di riprenderli, un po’ come se mi fossi affezionata a quei personaggi e avessi voglia di sapere che fanno e come stanno. Che strana la scrittura… che meraviglia, però…
Allora, prima di tutto ci tengo a precisare che non scrivo poesia, ho un’idea ben precisa di questa e degli autori “alti” i poeti (Pasolini, Montale, Rosselli, Dickinson i primi che mi vengono a mente) con i quali le mie parole non sono assolutamente degne di nulla. Le mie parole sono solo parole, stati d’animo, pensieri, passaggi emotivi, immagini o ricordi che mi attraversano in quel dato momento e basta. Infatti sono spesso sconclusionati, slegati fra loro, disarticolati, ripetitivi perché quando ho la “necessità” di scrivere, ho il “sentire”, non so mai dove mi porterà e l’inizio non combacia per niente con la parte finale e quella centrale, pure.
Sono frammenti, di me, dei miei pensieri, del mio sentire ecc. un’evoluzione, se vogliamo, dall’inizio del mio blog ad oggi.
Quei racconti, invece, sono nati come gioco-sfida, con un giornalista che gravitava su splinder e che si era convinto di una mia chissà quale potenzialità narrativa.
Ero, a suo credere, come la Sherazad delle Mille e una notte che con il suo narrare ammaliava il suo il re. Almeno così mi voleva dare a intendere.
Lui mi dava una parte degli ingredienti, obbligatori, e io poi dovevo creare l’episodio.
Poi le sue parole erano solo fumo e rivelandosi tali sia lui che le parole, sono tornata ai miei pensieri frammentati e passeggeri, forma che mi calza di più dal momento che non sono brava con la scrittura, diciamo, di prosa.

ANNEHECHE In linea di massima, i tuoi post riflettono una profonda malinconia, una tristezza esistenziale che molto spesso commuove. E’ corretto affermare che rappresentano lo specchio della tua anima?

ZOE si, infatti, se io fossi al posto “vostro” non leggerei mai il mio blog, e a dir il vero è quello che faccio: non mi leggo. Scrivo di getto e pubblico, perché se solo mi rileggessi cancellerei il tutto e non avrei mai postato nulla, ma nulla.
E quando mi accorgo di un apprezzamento sincero resto sempre meravigliata, perché non credo assolutamente nella mia scrittura infatti scrivo, per necessità non per vanità, il bisogno mi esplode dentro, così, se sono al pc faccio un post, se sono in giro ho il mio diario, altrimenti scrivo mentalmente (si, ok, non sono normale).
Però la scrittura del blog è molto diversa da quella per me, sul blog camuffo delle cose, ci gioco, alterno parti vere con altre inventate, insomma non mi do completamente in bocca ai pescecani, non è tutto proprio come appare, è un po’ un gioco di specchi, un calendescopio.

ANNEHECHE In caso di risposta affermativa, da dove nasce il tuo travaglio emotivo e spirituale? Mi rendo conto che è un argomento delicato, dato che investe la sfera personale…

ZOE (sorrido)
A saperlo! 😛
Un astrologo ti risponderebbe: dal mio quadro astrale –Toro ascendente Scorpione, mi è stato detto che sono uno l’opposto dell’altro e quindi sarò sempre in perenne conflitto con me stessa, figo, eh?!-, il mio neurologo direbbe dalla mia troppa sensibilità, ma io non credo, però, alla sensibilità in sé, figuriamoci se troppa e non ho mai sopportato chi dice: “ma io son troppo sensibile…” quindi figurati se mi definisco io così! Credo che in parte sia caratteriale perché, si è vero, sono contraddittoria, tantissimo, ma tanto è dovuto agli ultimi miei 10 anni di emicranie, praticamente, quotidiane, che hanno stravolto e cambiato in peggio la mia vita. Da una vita “normale” un esame alla laurea, la tesi in caldo, un’infinità di conoscenti, quasi sempre fuori casa, mi son ritrovata catapultata nel buio totale della mia stanza, con dolori allucinanti, quando andava bene, un giorno si e uno no, con vomito, e, a passare il mio tempo libero, da tutti i medici possibili, perdendo molti contatti e vivendo tante ma tante amarezze.
Mi si è sgretolata la vita.
Ed è difficile provare a rimetterla insieme, perché tanti, troppi, pezzi sono andati distrutti, altri non combaciano più, alcuni si sono logorati, molti sono diventati taglienti e quelli buoni, fanno una paura, una paura tremenda. Non sai quasi che farci… non ci sei più abituata.

ANNEHECHE Tu sei anche una grande appassionata di fotografia (se io fossi la perfida Caris, a questo proposito ti farei una domandina su Marleneinnoir… invece, preferisco glissare). Da dove nasce questo amore? (Tra l’altro, hai sempre dimostrato un gusto erotico squisito).

ZOE Beh, non ti nascondo che ora mi hai messo curiosità, però 😛
L’amore per la fotografia ha radici “primordiali” fin da piccola ne ero attratta, diciamo che all’inizio il mio interesse era semplicemente “artistico”, mi piace tantissimo disegnare figure femminili, e mi esercitavo copiandole dalle riviste come Elle e Vogue, per esempio, le quali vivisezionavo, letteralmente, per fare collage, diari, carta da regalo, lettere, la parete di camera mia, carta da lettere. (ipotizzavo anche un lavoro come selezionatrice di immagini per gli altri, pensa che deficiente!) Poi la passione è cresciuta così tanto che quando sono andata a Parigi, a studiare, ho seguito anche un esame di storia della fotografia e ad entrarmi nelle immagini del passato dei Grandi, ad andare alle mostre e a sognare di fare anch’io un giorno foto belle. Intense.
(Grazie per il complimento al mio gusto erotico mi ci gongolo un po’)

ANNEHECHE Quali sono i tuoi autori e i tuoi libri preferiti?

ZOE oddio qua potrei starci tutta la sera… ti dico che non ho la fissa per un autore in particolare ma saltello in qua e là con una smania quasi patologica delle volte, la libreria per me è quello che è un negozio di dolciumi per una bambina. Anche se non compro niente sono capace di passarci un pomeriggio o di farci un salto tutti i giorni solo per perdermi lì, distrarmi, viaggiare, sognare e via dicendo.
Vediamo un po’ di farti qualche nome e titolo… amo tantissimo Haruki Murakami e in particolare Dance Dance Dance, Ian McEwan i racconti, Cortesie per gli ospitiIl giardino di cemento, L’inventore di sogni (non son sicura del titolo adesso), Boris Vian Lo strappacuore, Simonie de Beauvoir TUTTO, J.C. Oates Bestie, Acquanera, Melena nome da Tango di A. Grandes, Anais Nin Il delta di Venere e i suoi diari, la Byatt, J. Carroll Il matrimonio dei fiammiferi, Izzo… boh ora mi son venuti in mente solo questi…

ANNEHECHE Oggi Splinder è in crisi. I motivi sono vari. Inizialmente, attribuivo tutte le colpe a FACEBOOK, ma adesso ho cambiato idea. Credo, infatti, che FACEBOOK sia il "termometro" e non la "febbre". In realtà, la gente è pigra, svogliata, sempre pronta a giustificarsi, ad autoassolversi. E’ ridicolo affermare di non avere il tempo sufficiente per dedicarsi al proprio blog: cosa ci vuole a fare un post a settimana? Va poi aggiunto il pessimo funzionamento tecnico della piattaforma (ricordo che tre anni fa ogni sabato veniva dedicato alla manutenzione). Qual è la tua opinione su questo fenomeno?

ZOE bella domanda … è vero quello che dici di FB, ha preso il sopravvento. Mezza Italia si è iscritta, cosa che invece non era successa con i blog, per esempio, a suo tempo.
All’inizio ero pure contenta, perché l’avevo un po’ visto come uno scrematore, come un modo semplice e indolore di togliere da splinder tanti cazzeggiatori, inutili baccagliatori ecc. per lasciare così solo quelli davvero interessati alla scrittura, ma ora come ora mi sembra che sian spariti tutti, che non ci sia praticamente anima viva. Uno spiciniò! Blog chiusi, altri fermi da mesi … vero che splinder non è la migliore piattaforma, però non può esser la colpa della piattaforma se non c’è più gente che ha voglia di leggerci…

ANNEHECHE Alcuni blog "gonfiano" commenti e contatti spammando in continuazione. Non mi piace fare nomi e quindi non li farò (keypaxx). Vedo cose allucinanti: buon lunedì, sereno mercoledì, felice week-end… Io credo che questi siti siano destinati a scomparire o comunque a ridursi ai minimi termini, nel momento stesso in cui questo spam selvaggio dovesse esaurirsi. Tu cosa ne pensi?

ZOE Detesto questo modo di fare se viene da uno che non “conosco” o se chi passa fa sempre e solo così, perché, per carità può capitare quel tale giorno che uno sia di fretta o che passi solo per un salutino, ma che sia la prassi, no, assolutamente no, in quel caso io ricambio sul mio, ma non passo più da loro e se mettono immagini di cattivo gusto o cose così non mi faccio problemi a scrivere in privato che non sono i benvenuti.

ANNEHECHE Esiste poi il fenomeno contrario. Faccio un esempio: uno scrittore eccellente come Briciolanellatte (che da sempre leggo e stimo) non risponde ai commenti e non restituisce quasi mai le visite. Qui non si parla di "do ut des" (ricordi il famoso esperimento di Maria Strofa?), ma di cortesia (almeno un commento "di ricambio" all’anno) e soprattutto di visibilità. Oltre alla diminuzione dei blog (siamo passati da una media di circa 1.800 utenti on-line agli attuali 700), su Splinder c’è anche molto ricambio. Un minimo di visibilità è necessaria. Della serie: "ah, sì, esiste anche anneheche, andiamo a dare un’occhiata al suo sito…" La tua opinione in proposito?

ZOE Ultimamente io non ho ricambiato i commenti ricevuti e ho risposto poco da me, un po’ per diversi motivi (tempo, emicrania, crisi personali) e anche per selezionare.
Voglio che chi passa da me lo faccia indipendentemente dal mio commento ma perché interessato veramente perché il resto è perdita di tempo e di energia buona oltre che falsità.
Il prezzo da pagare non è stato basso, basta andare sul mio blog e i numeri, come dici anche tu, parlan chiaro.
Nello stesso tempo quando posso passo da chi stimo e leggo, poi se ho qualcosa da dire commento altrimenti no.
Per ora è così, poi sai è anche fisiologico, magari d’inverno pioverà di più passerò i week – end al pc invece che fuori a far foto, magari avrò meno lavoro o meno emicranie e a quel punto impiegherò di nuovo il mio tempo al pc e con più leggerezza e pazzeggio mi ributterò sul commenta tutto e tutti.
Ora no, se resto e non chiudo il blog, come già tu sai, voglio commenti che siano scambi, che siano “qualcosa” una condivisione e non “ciao bel blog” ma scambio di pensieri e sentire- non so se sono riuscita a spiegarmi…

ANNEHECHE A tuo giudizio, su un campione di cento commenti, quanti sono autentici? Cioè scritti da persone che hanno realmente letto il post?

ZOE guarda in questo momento sono molto pessimista. Molto, troppo, dico che sono veri quelli commentano il testo, che si rifanno a ciò che hai scritto.

ANNEHECHE Il mio parere personale su questo e altri fenomeni inerenti la rete è che il web altro non è se non una proiezione della vita reale. Dietro a ogni nick, esiste una persona in carne e ossa. E perciò male e bene, falsità e sincerità, convivono, in gradazioni diverse a seconda dell’opinione che si ha del genere umano. La tua visione è più pessimistica o più ottimistica?

ZOE allora razionalmente sono molto pessimista e delusa. Sul virtuale sono stata molto attaccata, “morsa”, pesantemente. Mi è stata augurata la morte, il male fisico, sono stata offesa fisicamente, avevo creato legami “affettivi” che si sono rivelati di un falso spaventoso. Uno schifo proprio, umanamente. Però nello stesso tempo ho conosciuto persone nel reale davvero belle e importanti per me, che hanno un posto speciale nel mio cuore e ci sono altre che nonostante siano solo virtuali hanno un’importanza tale che non sentirle più sarebbe un dolore grande. Quindi si, alla fine, scremando, stando oculati, sono molto positiva rispetto al virtuale, perché non è poi tanto diverso dalla vita reale, dove persone che mi hanno fregata ce ne sono state e parecchie.

ANNEHECHE Brainstorming finale…

ZOE nooooo! La domanda a piacere noooo! l’ho sempre detestata anche in sede di esame…
Il brainstorming … mi ricorda gli anni delle lezioni di disegno… il momento creativo pre-progettazione… bello e liberatorio, cosa che non è per me in questo momento il blog… perché?
Ecco non lo so… non so cosa mi stia succedendo… mi sto come distaccando… come se lentamente mollassi la corda che lo tiene legato a me … mi fa male solo pensarla questa cosa…
Non lo so davvero… visualizzo solo la corda nella mia mano, stanca, che non ha la forza di prima nel tenerla stretta a sé

ANNEHECHE Ti ringrazio moltissimo per la tua disponibilità e ti abbraccio 🙂

ZOE no, sono io che ringrazio te per l’onore di questa intervista, per le belle parole per me e per l’occasione di riflessione che mi hai dato.
Grazie.
Ti abbraccio.