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i used to be a queenby *prismes
Ho un cuore nero
attraversato dal buio
di me
dal vuoto
mio
di me
dentro me
sono impoverita
arida
di fragile essere
mi frantumo
e volo via
andare
lontano
e non tornare
a me
di arido cuore
di inutilità d’essere
mi strapperei
a me
il cuore è sempre meglio tenerselo, un giorno potrebbe sempre riempirsi di qualcosa di bello.
Scriverei lo stesso di me…un saluto
Buonasera,
il suo blog è appena stato recensito
The Blog Discoverer
Per andare dove?
Dove vorresti andare?
Dire lontano e basta non è la verità.
Dimmelo!
"Pareva facile gioco
mutare in nulla lo spazio
che m'era aperto,
in un tedio malcerto
il certo tuo fuoco…"
Diceva così Montale, in una poesia, forse descrivendo la lotta fra duue diversi se stessi….
🙂
Ciao!
mi piace. come spesso accade con le tue parole.
ma ti sento un tantino giù…
vieni a fare un giro nella mia cabrio???
ti rallegrerà lo spirito.
promesso.
E' una gran cosa che S. Valentino venga una sola volta all'anno
mi sono trovato quasi per caso nella tua dimora…
e ho potuto apprezzare il tuo blog..e il tuo poetare..
la poesia è un "cortocircuito" di me, tra me, in me, con me….
ovvero di te….
in un intreccio di parole, che rendono il tutto, profondo, incisivo, straordinariamente emozionante…
hai il controllo delle parole…
e per questo che sai fluidificare versi…delicati
verrò ancora a leggerti
Lorenzo
una volta tanto siamo in sintonia d'umore
…è cosi frustrante dover sempre tornare…
ciaoooo
condivido il tuo stato d'animo
Non hai neanche aperto gli ultimi commenti, non e' che sei volata tu via da splinder?
se riesci a pensare queste cose e ad esprimerle così…sei tutt'altro che vuota, anzi molto piena 🙂
Il cuore anche se nero è meglio tenerlo, perchè la gente senza cuore è vuota…tu non sei vuota!
Semplicemente chi scrive versi come questi non può avere il cuore arido, al massimo dei momenti di scoramento.
I momenti passano, il cuore, per fortuna, no!