Miss Collier trovava che Marilyn fosse una "bellissima bambina".
Forse così dovrebbero esser ricordate. Forse è così dovrebbero esser guardate tutte, assolutamente tutte. Tutte le Margherite e le violette, ma anche tutte le Marilyn e le Marie, con le ossa spolpate dall’anima e dal talento. Tutte, una per una. Ogni Marlene e Romy e Greta e Marianne, ogni Virginia e Sylvia, ma anche ogni Svetlana e Iris e Fatima e Samantha… Ogni incauta aspirante velina, ogni professoressa inacidita e madre rompicoglioni e sorella depressa e figlia inquieta e fidanzata in crisi e amica fragile e collega stronza. Perchè ogni donna è, o almeno per un istante è stata, precisamente questo: una bellissima bambina.
Lella Costa, Amleto, Alice, e la Traviata, ed. Feltrinelli, p.68

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Una "bellissima bambina"
è così che mi fai sentire
Non una volta
ogni tanto
No, sempre
Da quando non so
da sempre
forse
O da quando
inaspettatamente
mi hai travolta
con dolcezza
e sensibilità
estrema
Con la difficoltà
sulle spalle
Con il dolore
tra le costole
con la sofferenza
nel cuore
con la fiducia
che arrancava
In me
Dal niente
ho trovato
te
Accogliente
caldo
e tutto
è crollato
Con testa dura
segno il mio territorio
Il mio spazio
da solitudinaria
sbraito e
vocifero
le mie convinzioni
maturate
ponderate
insindacabili
Attendendo
ogni attimo
un tuo abbraccio
Uno dei pochi
da me
mai
desiderati
Tienimi stretta
fammi ascoltare
il tuo cuore
Ne ho bisogno
scalda il mio
Una "bellissima bambina"
è così che
tu
mi fai sentire
Tu che mi proteggi
raccogli
e stringi
Tu che ci sei
sempre e
sempre
ci sei stato
Tu che mi fai vivere
ciò che non credevo
non speravo
non immaginavo
Tu che sei così
meraviglioso
speciale
Generoso
di te
attento
premuroso
Sai ascoltarmi
parlarmi di me
farmi ridere
Tu che mi fai dimenticare
le brutture del mondo
e del mio mondo
Tu che mi hai messo
al centro del
tuo mondo
Tu che mi rendi felice
speciale
che mi vedi
ogni giorno
una "bellissima bambina"