Trafitta
Lancinante
di dolore
il corpo mi
devasta
Abbandonata
a una falsa
non resistenza
mi oppongo
al dolore crescente
Dipingo le notti
di nervi
ormai logori e
urlo di me
invano
Notti dipinte di bianco
Annunciate da nere
giornate di dolore
Mi ergo
a non divinità
di me
Putrefatta
di carni
sconosciute
volteggio
assente
in note
notturne di
diafane
luminescenze
Annebbiate
Annebbiata
deliro
Abbandonerei
come moderna
Ofelia
dune
di invalicabile
dolore
Arse di raggi
brulicanti di
nauseabonde
emicranie
Deliri
Delirio
Mi abbandonerei
ad acque di profonde
moltitudini di
non dolore
tra gigli e
crisantemi
Ofelia
si abbandona
alla follia
Moderna Ofelia
abbandona
il tuo corpo
per acque cristalline
di devastante
purezza
in assenza
di dolor
per te