Momento di quiete. Di silenzio interiore in giorni di strane emozioni.

Mi guardo e non mi riconosco. Mi ascolto e non mi sento. Sono lontana da me.

Ho bisogno della mia lontananza. Mi permette di trovar nuovamente il contatto con me stessa. Mi riporta sempre dentro di me. Perché spesso mi perdo e non riesco più a trovarmi. Mi cerco. Cerco quella me stessa che conosco bene, cosi mi dico. Me lo ripeto. Sento il bisogno di rassicurarmi. Piccola dentro quanto grande fuori. Bacio la mia pelle come per darle calore e farla sentire protetta. Mi guardo riflessa negli specchi e cerco di riconoscere le mie sopraciglia nere, la punta del mio naso, le mie labbra. Cerco i miei occhi. Cerco il mio sguardo. Cerco di seguire il mio grosso collo, cerco di perdere il mio sguardo nell’apertura troppo piatta tra i miei seni. Scendo sulla rotondità del mio ventre .. su quell’ombelico stretto, seguo la linea troppo stondata dei miei morbidi fianchi, seguo fin dove rientra per poi allargarsi di nuovo sulle mie cosce. Seguo questa linea che mi accarezza le mie grosse ginocchia per perdersi sulle mie caviglie fin alle punte dei miei piedi. Una linea che risale da dietro, che accarezza la curva del mio sedere e l’incavo della mia schiena per poi tornar sul mio collo e morire tra i miei capelli. Mi cerco in questi dettagli sempre uguali ma per me sempre nuovi.. dettagli che ai miei occhi cangiano per ogni mio sguardo interiore. Mi guardo e non mi riconosco mai.Ogni sguardo un riflesso nuovo… Ogni giorno .. ogni mio attimo mi ricorda la mia inutile ricerca di me …